CHI NON SONO E CHI SONO

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CHI NON SONO E CHI SONO

 

Non sono un medico, non sono fisioterapista, non sono un’estetista, non sono osteopata o chiropratico, non sono agopuntore, non sono nutrizionista o astrologo…perché per fare tutto questo e altro ancora servono competenze che io non possiedo.

Se pensate sia scontato vi assicuro che non è così.

Ci sono “professionisti” che si spingono a dire e fare cose di cui non hanno alcuna idea, purtroppo questo non è un giudizio vi assicuro: è una constatazione (e una vergogna); queste persone vengono ascoltate e seguite perché quando si sta male ci si appoggia a chiunque dia una speranza, a chiunque si pensi ci possa far stare meglio.

Io sono un massaggiatore e di conseguenza faccio massaggi, la vita mi ha insegnato che PRIMA BISOGNA ESSERE POI DI CONSEGUENZA SI FARA’, è una scelta, a volte pesante -molto pesante- perché quando SEI lo SEI PER SEMPRE, in qualunque momento…

Un muratore anche quando non sta lavorando si accorge camminando per la città che una casa è costruita male, un insegnante nota sempre quando un bambino ha una difficoltà di apprendimento, se un professionista E’ CIO’ CHE FA lo capisce sempre, quando scegliamo di essere lo scegliamo per sempre e non possiamo tornare indietro.

Dopo 20 anni mi chiedo ancora spesso cosa voglia dire essere un buon massaggiatore, fa parte della mia insicurezza, della mia sensibilità che è anche fragilità al tempo stesso; clienti vengono, clienti vanno, clienti rimangono da anni, altri ricompaiono dopo anni…

Io semino ciò che conosco, parlo di ciò che vedo e pulisco quello che tocco, sono uno spazzino del corpo: tolgo l’eccesso dai tessuti muovendo le mani e facendomi consigliare dai piedi che raccontano.

A volte sono io stesso a consigliare a una persona di rivolgersi a un’osteopata o a uno psicoterapeuta o a un fisioterapista, in alcuni casi ho smesso di mia volontà di dare appuntamenti ai clienti: la mia professionalità non poteva riempire quel bisogno.

Probabilmente non ho l’agenda piena come tanti altri “professionisti” ma anche questo è scegliere: ho scelto di essere altro, per sempre.

GIANCARLO COMPIANI

 

 

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